martedì 20 settembre 2016

Tomb Raider (1996)

Tomb Raider (1996)





Copertina del disco...
Il primo capitolo Tomb Raider è stato sviluppato da Core Design e pubblicato dalla Eidos Design, e fu distribuito per PC, Macintosh, PlayStation e Sega Saturn. Il gioco segna una rivoluzione del genere videogiochi a piattaforma, dal quale presto si distingue formandone quasi uno proprio: l'uso delle armi e i nemici rimandavano più agli sparatutto, mentre tutti i movimenti e i sistemi di chiave-serratura erano ciò che ereditava dalle avventure a piattaforma. 

Uscito in quasi tutto il mondo nell'autunno del 1996 (in Giappone il 14 febbraio 1997, diventando così "il compleanno di Lara"), riscuote un enorme successo in tutto il mondo, a tal punto da contribuire la diffusione della PlayStation stessa. Ad oggi parliamo di sette milioni e mezzo di copie.

Il gioco nasce dall'idea di creare una "pellicola giocabile", un film con tanto di trama nel quale lo spettatore non è semplicemente passivo, ma passa all'azione. Nonostante tale idea insieme ad una rapida evoluzione grafica abbia portato nei tempi più recenti a videogiochi che aumentano di realismo e peccano di giocabilità, siamo ancora nel 1996 e il gameplay era la parte fondamentale del tutto.

"Sometimes A Killer Body Just Isn't Enough" è il monito scritto nel retro del CD, seguito da una breve descrizione di ciò che il giocatore avrebbe affrontato: salti, capriole, un sacco di trappole, nemici animali ed umani ed un arsenale letale di armi da fuoco.

Sulla copertina, sopra alla protagonista, troviamo scritto "Tomb Raider" che, nel nostro paese, possiamo tradurre in Predatrice di tombe, un po' come il primo film di Indiana Jones, "Raiders of the Lost Ark" divenuto "I predatori dell'arca perduta". La saga Indiana Jones, nel periodo in cui Tomb Raider era in sviluppo, era composta da tre titoli che hanno molto ispirato l'intera opera.

In poche parole, l'archeologa avventuriera Lara Croft si mette alla ricerca di tre misteriosi frammenti di un artefatto chiamato "Scion". Quindi il giocatore dovrà guidare la protagonista lungo 15 livelli, fra Perù, Grecia, Egitto ed un isola misteriosa che si scoprirà essere Atlantide, a cui si può aggiungere un livello iniziale di addestramento che si può compiere nella sua lussuosa dimora inglese.

Il giocatore può correre, camminare, appendersi, capovolgersi, tuffarsi, nuotare e naturalmente sparare quattro tipo di arma da fuoco, quali pistole "standard" e "magnum", mitragliette ed un fucile a pompa. I nemici sono per lo più animali nella prima parte, poi esseri mostruosi ma non mancheranno nemici umani. Lara può morire in modi crudeli, data la quantità di trappole disseminate lungo il percorso le quali, insieme a numerosi ostacoli naturali come altezze vertiginose o lunghi corridoi subacquei metteranno a dura prova il videogiocatore.


Il gioco su console sarà dotato di un sistema particolare di salvataggi, che si possono effettuare in punti ben precisi, con dei cristalli di salvataggio.

L'esperienza di gioco è accompagnata da una musica non constante, ma diversa a seconda della situazione, cosa ben nuova ai "videogiochi a piattaforma". A "musica" vera e propria si accostano realistici rumori di "passi" o di "spari", ed ancora sottofondi naturali che ricreano l'ambiente.

Il grande successo di questo capitolo ha aperto numerose strade nell'ambiente videoludico degli anni avvenire: sebbene il kit di programmazione era per Sega Saturn, sarà con PlayStation che si creerà un forte rapporto nel quale guadagneranno entrambi in termini di vendite, considerano anche i proficui capitoli successivi; verranno prodotti più videogiochi action-adventure, creando di fatto questa categoria (film giocabile); sempre più giochi, nell'avvenire, vedranno una protagonista al femminile.


lunedì 12 settembre 2016

Lara Croft e la pietra filosofale

Lara Croft e la pietra filosofale




Tomb Raider Chronicles - (2000) - Core Design - Eidos interactive:
"...una vera donna armata e letale..."
Ho deciso temporaneamente di lasciare da parte le avventure in Cambogia ed in Irlanda perché, sebbene siano le sue prime avventure a livello cronologico, in esse non vediamo una vera e propria "predatrice", una vera donna armata e letale alla ricerca di antichi manufatti. Comincerò dunque da questa "avventura".



Tomb Raider Chronicles - (2000) - Core Design - Eidos interactive
"...al Teatro dell'Opera di Roma..."
Tomb Raider: Chronicles è il quinto capitolo Tomb Raider e le vicende che andrò a narrare si possono trovare nei tre quattro livelli di gioco. Lasciando da parte il capitolo in se, che tratterò naturalmente seguendo l'ordine di pubblicazione, qui si parlerà solo della storia. Perché dunque cominciare da qui?


Non avrei mai potuto cominciare dal primo episodio, perché, come qualunque fan che si rispetti sicuramente saprà, il presentare Tomb Raider e il presentare la sua protagonista richiederebbe un lungo e forse noioso post. 
Come ho già scritto, vari avvenimenti hanno caratterizzato Lara fin da giovane, e il suo essere una predatrice di tombe ha radici precedenti a questa avventura. Nel nostro immaginario, però, Lara è già una donna, con un carattere ben preciso e capace di abilità che l'hanno ben distinta. Questa è dunque la prima avventura non semplicemente di Lara Croft, ma "da Lara Croft".


Larson e la pietra di Mercurio.


Le vicende che girano intorno alla famigerata pietra filosofale vengono collocate a Roma. Qui assistiamo al primo incontro - a livello cronologico - di Larson e Pierre. Lara sembra conoscerli già, quando li incontra al Teatro dell'Opera di Roma, e noi stessi avremmo modo di conoscerli in altre avventure.
Pierre bacia la mano a Lara.
Larson è un mercenario americano che non brilla certo di intelligenza e Pierre un francese dai modi molto sgarbati. I tre si incontrano su un palchetto per effettuare uno scambio: la pietra di Mercurio in cambio di una valigetta piena di denaro. Naturalmente è la nostra archeologa quella interessata alla pietra.


Lara e le pistole ancora fumanti.



Presto i due riveleranno le loro vere intenzioni: prendere la valigetta e tenere per loro la pietra. Lara riuscirà a scappare dal palchetto con la pietra aggrappandosi al sipario, scendendo dal Backstage e mettendosi alla guida di uno scooter, presto  seguita dai due alla guida di una macchina. Finita la macchina contro un cancello di metallo, Lara si metterà alla ricerca del meccanismo il quale funzionamento richiede la pietra di Mercurio.

Il tragitto che Lara compie è piuttosto verosimile a livello di distanza. Fonte: Google Maps.
I vicoli di Roma sono deserti (è ancora piuttosto buio), ma non mancano cani e topi a ostacolare il cammino e Larson, che fa delle brevi apparizioni tentando uno scontro a fuoco, dal quale si sottrae ogni volta. Dai vicoli dietro il teatro finirà nell'area archeologica dei Mercati di Traiano ed infine nei sotterranei del Colosseo, con tanto di leoni e gladiatori. Trabocchetti e misteriosi congegni la attendono in ogni dove, niente che Lara non possa superare.


"...misteriosi congegni la attendono..."
Tale vicenda meglio rappresenta lo spirito della nostra avventuriera: nel video iniziale vediamo Lara osservare con un binocolo il palco nell'attesa dei due, la vediamo chiedere il baciamano a Pierre  e inchinarsi al pubblico dopo essere scesa aggrappandosi al sipario.
Lara Croft e la pietra filosofale.
E poi la vediamo con la sua canottiera aderente e le sue pistole farsi strada liberandosi di ogni ostacolo, contro creature umani e trappole infernali, la così detta "voglia di riuscire a qualsiasi costo".

Elegante, atletica, sexy, letale. Che altro? 

giovedì 1 settembre 2016

Lara Croft, aristocratica viaggiatrice

Lara Croft, aristocratica viaggiatrice

Tomb Raider The Last Revelation - (1999) - Core Design - Eidos interactive:
Lara Croft sedicenne.

Lara Croft non era destinata alla vita di avventuriera. Figlia di Lord Henshingly Croft, era stata destinata ad essere un'aristocratica fin da piccola. Fin da giovane si dimostra interessata alla storia e all’archeologia a tal punto che, all’età di sedici anni , Lara nota una copia del National Geographic con Werner Von Croy, archeologo di fama mondiale che Lara aveva avuto modo di ascoltare nella sua scuola. Sotto insistenza dalla giovane ragazza, il padre scrive all’archeologo di portarla con se nel suo prossimo viaggio, offrendosi di pagare la spedizione in Cambogia. Qui un tragico incidente coinvolge Von Croy, che rimarrà zoppo. Un anno più tardi, si unisce a Padre Patrick Dunstan, chiamato su un’isola dell’Irlanda ad effettuare un esorcismo. Solo compiuti i ventuno anni, però ebbe una svolta. Terminati gli studi, era destinata ad marito ricco e ad una vita di agi e frivolezze. Un incidente aereo nell'Himalaya, avvenuto mentre viaggiava in un aereo noleggiato di ritorno da una vacanza dedita allo sci, la rende l'unica sopravvissuta. Costretta a vivere nelle due settimane successive in condizioni disumane ed ostili, raggiunge a piedi il villaggio di Tokakeriby. Il viaggio segna profondamente il suo essere.

Tomb Raider III - (1998) - Core Design - Eidos interactive:
"...era destinata ad marito ricco e ad una vita di agi e frivolezze..."
Negli otto anni successivi, Lara viaggerà per il mondo e acquisterà una grande conoscenza sulle antiche civiltà. La sua famiglia, preoccupata dal suo nuovo stile di vita, minaccia di diseredarla nel caso in cui si rifiutasse di sposare il conte di Farrington. Dopo essersi lasciata alle spalle il suo futuro da donna sposata, Lara scriverà per finanziare i suoi viaggi.

Tomb Raider - (1996) - Core Design - Eidos interactive:
"...contessa e avventuriera, archeologa e distruttrice..."
Lara è una donna atletica e capace, ma non ci è dato sapere quali sport abbia praticato. È un’incredibile acrobata, ha una mira molto precisa – la caccia, d’altronde, è lo sport aristocratico per eccellenza – ed ha una buona conoscenza della lotta a mani nude. Nonostante abbia abbandonato ogni possibilità vivere una vita da nobile, dimora nel suo lussuoso maniero servita dal suo fedele maggiordomo Winston. Contessa e avventuriera, archeologa e distruttrice, un personaggio unico nel suo genere. 

Un passo indetro


Un passo indetro



Tomb Raider III è stato pubblicato nel 1998...
Quando ero ancora troppo giovane per apprezzarli, mi sono trovato in mano come primi giochi per il mio primo computer Tomb Raider III e Tomb Raider: The Last Revelation - il quarto capitolo. Chiunque li abbia giocati sa quanto impegnativi fossero. Tralasciando il terrore che provavo alla vista delle tigri - ero evidentemente troppo piccolo per avere un infarto - giocavo assistito da qualcuno della mia famiglia e, unendo le nostre forze, eravamo riusciti a terminare il primo livello di ogni capitolo rimando bloccati al secondo. Ma qualcosa in me stava nascendo. Nel terzo capitolo ammiravo quella bellissima ragazza destreggiarsi nella giungla, sparando senza pietà a ogni animale feroce e schivando trappole, che ti invitava con la sua calda voce ad esplorare la sua bellissima villa. Il quarto mi lasciò altrettanto senza fiato. Se la giungla indiana mi aveva conquistato, la Cambogia e l'Egitto sembravano rapirti e trasportarti in un'altra dimensione. Naturalmente all'epoca i miei occhi non erano abituati ad una "realtà virtuale", e tutto ciò mi sembrava magico.
... e Tomb Raider: The Last Revelation nel 1999.
Col tempo, come spiegherò più avanti, sono riuscito a terminare tutti i capitoli della serie, alcuni molte volte, aiutandomi qualvolta con le fantastiche guide di Lovelara - la sola nostalgia (www.lovelara.eu) e di Macraider.it (www.macraider.it)Con questa premessa siete a conoscenza di come io sia entrato nel mondo di Lara Croft.

Benvenuti

Benvenuti


Se siete qui, probabilmente conoscerete già Lara Croft. L'archeologa bella e spietata, abile e coraggiosa che ha rubato il cuore a milioni di videogiocatori. Come ogni saga che si rispetti - e le eccezioni sono veramente poche - arriva un punto di non ritorno dove il tempo e la perdita di significanti simboli tende a sbiadire una vera e propria epoca. Che si tratti della svolta action di Resident Evil, il ritorno di un vecchio Indiana Jones, il ringiovanimento di Dante in Devil May Cry o l'aver reso Roller Coaster Tycoon un gioco per bambini, molte saghe video ludiche e non hanno visto perdere la propria identità. E perdere la propria identità ha significato anche perdere ciò che, almeno in origine, aveva prodotto un qualcosa che aveva funzionato.
Tomb Raider III - (1998) - Core Design - Eidos interactive:
... e nel 1998.
Tomb Raider - (1996) - Core Design - Eidos interactive:
Lara Croft nel 1996...
Se si parla di Tomb Raider, il destino è stato particolarmente spietato. La serie è stato riavviata due volte e, se la prima era stata piuttosto cauta, la seconda ha portato l'intera identità nell'oblio regalando un prodotto di successo e acclamato, ma molto lontano dal poter essere definito Tomb Raider. Io, che sono cresciuto con la vera Lara, intendo ricostruire il suo universo mettendoci, di quando in quando, qualcosa di mio. Riassumendo, benvenuti in LCfCD, il blog dedicato a Tomb Raider ed alla vera Lara Croft.