mercoledì 15 marzo 2017

Lara Croft - Le armi da fuoco

Lara Croft - Le armi da fuoco

Pistole: armi di distruzione o di seduzione?
La nostra cultura è profondamente segnata dalle armi da fuoco. Guerre, forze dell'ordine, assassini, pellicole. Da bambini conosciamo prima la parola "pistola" che "dizionario", e naturalmente i videogiochi hanno, fin da tempo immemore (Doom annata '93, ma anche prima) contribuito a tale estetizzazione delle armi. Tomb Raider, il primo, non è da meno. Il capitolo segna l'inizio di una saga piena di armi sempre più potenti (e di nemici sempre più resistenti alle pallottole), e merita una parentesi in merito. Le doppie pistole sono il simbolo della nostra eroina, ma il fucile, le pistole mitragliatrici e quelle a calibro maggiore meritano comunque attenzione. Naturalmente parlerò per mia modesta esperienza personale, dato che ho praticato con pistole e carabine ma non con fucili a pompa o tanto meno mitragliatrici.
Nickel FN Browning Hi-Power

Innanzitutto le doppie pistole di Lara sono delle Nickel FN Browning Hi-Power
(sebbene qualcuno creda siano Colt 1911, la cui sostanziale differenza sta nel calibro). Cosa ci fa credere che sia la sua scelta? Beh, che siano britanniche. Tralasciamo la scelta di dotarle di un caricatore illimitato che non si deve ricaricare, in linea con lo spirito di molti giochi del periodo, è davvero possibile sparare con le doppie pistole? Molti risponderanno "certo che sì, ma cosa speri di centrare?". Partiamo dal presupposto che una pistola grosso calibro (9mm lo è) nasce per sparare da 25 metri a meno. Si può colpire qualcosa anche a 200, per carità, ma non sarà mai un tiro di precisione. La precisione serve sempre meno, come è logico che sia, con l'avvicinarsi dell'obiettivo e nel suo essere statico. Un bersaglio in movimento a 10 mt è più difficile da prendere rispetto ad uno statico di 25 mt. Il rinculo naturalmente è molto forte con queste armi, e la mano spinta con forza all'indietro perde subito la mira che va riposizionata. La convenienza dello sparare a due armi nella realtà è:
si deve ricaricare ogni 26 e non 13 proiettili (cosa che non ci riguarda);
si può sparare il doppio ad una distanza minima, dove la mira è praticamente certa.
Ingram MAC-10
Passiamo alle classiche Uzi così ci togliamo una spina dal fianco. Le Uzi non sono Uzi. Ma neanche ci assomigliano. Sono Ingram MAC-10 e, udite udite, sono sempre calibro 9. Eh sì, anche se nel gioco si hanno munizioni diverse, nella realtà non è tanto le munizioni, ma come esse vengono impiegate. Nella pistola semiautomatica (dal quale distinguiamo la rivoltella, manuale), ad ogni pressione del grilletto si avrà un colpo partito ed un subito messo in canna, pronto per essere sparato. Le pistole automatiche, invece, permettono fuoco continuo, alla pressione. Nel gioco la potenza dei proiettili delle "pistole" e delle "uzi" sarà differente, ma perdoniamo pure questo errore.

Desert Eagle Mark VII - ho caricato la versione nickel perché
verrà ripresa nel quarto capitolo come modello delle doppie pistole
nelle immagini promozionali.


Le "magnum" sono un altro mito da sfatare. Potrebbero essere delle Desert Eagle Mark VII, considerando il colore e più verosimilmente  la maggiore potenza (qua siamo a calibri sfasciapolso, .44 magnum appunto). Naturalmente sparare con tali armi è veramente difficile: la mano trema e il rinculo ti fa sobbalzare, totalmente improbabile sparare con due. Però Lara e Lara, quindi che spari pure. 

Ithaca 37 "Stakeout"
Il fucile non rappresenta niente di reale. Probabilmente hanno utilizzato il modello "Uzi" per il corpo centrale. Un calibro classico 12 gauge spara uno sciame di proiettili che viaggiano molto più lentamente dei singoli delle pistole. L'efficienza a brevi distanze è quindi più che reale.

Concludiamo tale precisazione con alcuni piccoli interventi. La precisione nella rappresentazione delle armi sarà maggiore dal quarto capitolo in poi, dove vedremo ad esempio le Uzi rappresentate in modo verosimile. Nei primi tre capitoli ci sarà un continuo aggiungere nuove armi, sempre più distruttive, di cui naturalmente mi occuperò in seguito.

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